Suiseki
Si tratta di pietre naturali scolpite dall’acqua nei secoli.
Rappresentano montagne solitarie con cascate e laghi, catene montuose coperte di neve o sorgenti dall’acqua, figure umane, di animali oppure fantastiche. Particelle minerali disciolte nell’acqua insieme a materiali organici e detriti formarono dei fanghi pelagici che si depositarono, per centinaia di milioni di anni, sul fondo del mare, dove a seguito di fratture e movimenti della crosta terrestre, queste stratigrafie si sono innalzate fina a formare le catene montuose. Qui a contatto dell’aria e dell’acqua in movimento, a seguito di evaporazioni e sgocciolamenti, formarono delle stratigrafie d’argille e rocce di varie consistenze ove oggi sono ricercate e rinvenute. In Italia oggi la più apprezzata e ricercata è il palombino nelle sue varianti grigio o verde, dal chiaro allo scuro quasi nero. I suiseki sono collocati su basi di legno pregiato variamente lavorate all’esterno e scavate all’interno per accogliere la pietra, oppure adagiate su bassi vassoi all’interno dei quali si versa acqua o sabbia. Sono esposti in mostre dedicate esclusivamente ai suiseki ed anche a fianco di bonsai per completarne ed integrarne l’immagine.